Soggetti pensionati che continuano a svolgere la propria attività

La Corte di Cassazione con la sentenza del 23 marzo 2020, n. 7485, ha precisato che i pensionati che svolgono attività libero – professionale devono iscriversi alla Gestione Separata INPS se la cassa di riferimento non ha previsto una specifica contribuzione per la casistica.
Per i giudici, infatti, c’è una relazione di complementarietà tra le varie casse previdenziali e la Gestione Separata tale per cui, se la cassa di riferimento ha escluso dal versamento del contributo soggettivo, finalizzato alla costituzione della posizione previdenziale, i soggetti pensionati che continuano a svolgere la propria attività, tali redditi saranno attratti nella Gestione Separata INPS che riveste vocazione universalistica se si è in presenza di attività libero professionali oppure di redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale superiore a € 5.000.

nota a cura del dott. Vincenzo Di Domenico, consulente del lavoro CNEC