Accesso al credito per le imprese

Il «Decreto Liquidità», tra le condizioni di accesso alle garanzie dello Stato, afferma che: “l’impresa assume l’impegno di gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali”. Di conseguenza, gli imprenditori dovranno espressamente impegnarsi alla gestione dei livelli occupazionali attraverso accordi sindacali. Ma anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che richiederanno un finanziamento con le garanzie previste superiori a 25 mila euro.
È evidente che per i datori di lavoro sarà estremamente complicato garantire la conservazione del posto di lavoro per tutti i lavoratori nei prossimi 6 anni (tanti sono gli anni previsti per la restituzione del prestito). La locuzione generica “gestione dei livelli occupazionali” fa pensare che anche una semplice riduzione di orario andrà gestita attraverso l’accordo sindacale.
Cosa succederà se l’imprenditore, in mancanza di accordi, provvederà comunque a ridurre l’orario di lavoro o a licenziare? La conseguenza è che potrebbe essere chiamato a restituire il finanziamento in tempi brevi o a dare garanzie personali aggiuntive.
Ci auguriamo che, in fase di conversione del decreto, qualcuno si ricordi che la Costituzione recita che l’impresa privata è libera. Perché questo sembra un tentativo, neanche troppo subdolo, di eliminare questa libertà.

nota a cura della dr.ssa Marina Ferretti, consulente del lavoro CNEC,
pubblicata in data 7 maggio 2020