Ritardato pagamento retribuzione: niente giusta causa di dimissioni

La Corte di Cassazione ha affermato che non è configurabile la giusta causa di dimissioni se il datore ritarda nel pagamento degli stipendi perché l’azienda è in crisi, mentre i dipendenti sono tutelati dalla cassa integrazione.
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 6437 del 18 marzo 2020, ha precisato che qualora il contratto collettivo preveda il diritto del dipendente a percepire l’indennità di preavviso a seguito del suo recesso per ritardato pagamento della retribuzione, deve essere interpretato secondo buona fede. Pertanto, non è sanzionabile il datore che sia inadempiente per un lasso di tempo breve; non è configurabile la giusta causa di dimissioni se il datore ritarda nel pagamento degli stipendi perché l’azienda è in crisi, mentre i dipendenti sono tutelati dalla cassa integrazione.

nota a cura del dott. Vincenzo Di Domenico, consulente del lavoro CNEC