Uniti nella speranza: le parole del nostro Presidente

In questo momento di emergenza, di “difficoltà”, di timore per il futuro che può provocare un certo smarrimento nella nostra vita e nella vita delle nostre comunità, sento il bisogno di far sentire a tutte e a tutti, anche a nome del Consiglio Direttivo del CNEC, la mia e nostra vicinanza e partecipazione alle vostre preoccupazioni.
Al di là del semplice servizio “tecnico” che il CNEC svolge a sostegno delle vostre attività e servizi con l’invio di risposte, di informazioni, di orientamenti che potete vedere sul sito web (ringrazio vivamente per questo servizio tutti i componenti della nostra segreteria e i nostri consulenti), tengo a sottolineare che il CNEC vuole essere una grande famiglia, un organismo vivente che unisce carismi diversi e che, attraverso persone e comunità, esprimono e concretizzano, nell’oggi della comunità cristiana e civile, i valori della carità, della solidarietà, della partecipazione alle sofferenze di tanti fratelli e sorelle, rendendo presente il vero volto di Dio che è amore, misericordia, vicinanza, sostegno. Certamente il momento è difficile e la ripresa delle attività incerta, ma lo spirito di donazione al Signore e al prossimo che anima la nostra vita, sarà la molla che sosterrà la ripresa.
Desidero rendere la mia vicinanza e partecipazione più immediata, più concreta e più ricca di speranza; per questo affido questo mio desiderio alla preghiera, attraverso il salmo 91; salmo incoraggiante, che infonde fiducia per il presente e per il futuro; salmo pieno di amore e di promesse da parte di Dio.
Diciamo a Dio che Lui è nostro “rifugio e fortezza; che ci libererà, ci avvolgerà, ci proteggerà, sarà a nostro fianco perché nulla ci potrà colpire”. Queste dichiarazioni cambiano il nostro cuore, ci rendono più grati e riconoscenti, ci liberano dalla paura e dall’ansia, ci aiutano a non pensare solo a noi stessi e ai problemi da affrontare, perché accanto a noi c’è Dio “grande e potente”. Un Dio che ci risponde: “Lo salverò perché a me si è affidato…, mi invocherà a gli darò risposta…, lo salverò  e lo renderò glorioso…, gli mostrerò la mia salvezza”. Con questa preghiera sentiamoci più uniti e più vicini per continuare, passata questa emergenza, a portare speranza e luce nel mondo, con la nostra presenza e le nostre opere.
Ogni sera alle ore 19,00 reciterò per voi e con voi (se lo vorrete) questo salmo, dopo la celebrazione dell’Eucaristia, durante la quale ricorderò al Signore tutte e tutti voi, le vostre comunità, le persone anziane, coloro che sono più in difficoltà, coloro che beneficiano dei vostri servizi e tutte le vostre intenzioni.

Antonio Di Marcantonio ofm conv.
Presidente CNEC