Assistenza sanitaria ai cittadini dei Paesi Extra-UE in Italia – Faq

Aggiornamento circa l’iscrizione volontaria al Servizio Sanitario Nazionale da parte dei cittadini stranieri provenienti da Paesi extra UE e titolari di un permesso di soggiorno per motivi religiosi

FAQ a cura dell’avv. Domenico Donato,
in condivisione con tutto il Gruppo Giuridico CNEC
(avv. Elena Camalori, avv. Domenico Cozzolino, avv. Massimo Galdi, avv. Maria Cristina Giustacchini,
avv. Masssimo Merlini, avv. Michele Miraglia, avv. Andrea Montanari, avv. Armando Montemarano,
avv. Lorenzo Nano, avv. Annalisa Parenti, avv. Alessandro Piccioli, avv. Antonio Quarta)

Per usufruire del SSN qual è la differenza tra residenti extra UE e residenti nella UE?

I cittadini provenienti da Paesi Extra UE con permesso di soggiorno legato a motivi di lavoro o di cure etc. (casi di cui all’art. 34 comma 1, del D.Lgs. 286/1998) sono iscritti obbligatoriamente e quindi gratuitamente all’SSN. Se il permesso di soggiorno è legato ad altri motivi, quali motivi religiosi, si può optare per l’iscrizione volontaria al SSN con pagamento di un contributo di euro 2.000,00, oppure di euro 700,00 per i permessi rilasciati per motivi di studio, oppure di euro 1.200,00 per gli stranieri così detti alla pari. Se lo straniero, invece, proviene da un Paese dell’Unione Europea, generalmente, e dopo aver adempiuto alle formalità del caso, ha diritto a ricevere le stesse cure garantite ai cittadini italiani a spese del proprio Paese di provenienza. Se anche il cittadino di Paesi UE risiede in Italia per motivi di lavoro, allora, ha diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita all’SSN.

Ci sono alcuni Paesi con accordi particolari con l’Italia che prevedano delle agevolazioni a riguardo della nostra problematica?

Agevolazioni no. Vi sono alcuni Paesi non facenti parte dell’Unione Europea che hanno stipulato con l’Italia degli accordi per l’assistenza sanitaria reciproca per i loro cittadini residenti in Italia. Questo significa che i cittadini di questi Paesi ricevono in Italia le stesse prestazioni sanitarie che riceverebbero nei loro Paesi di origine la cui ampiezza va controllata caso per caso.

Riguardo alle modifiche sull'Assistenza sanitaria obbligatoria religiosi provenienti da Paesi extra UE, vorrei sapere se resterà in vigore la Convenzione di sicurezza sociale con gli Stati in Convenzione extra CEE (EE): Australia • Argentina • Bosnia-Erzegovina • Brasile • Capoverde • Croazia • Macedonia • Principato di Monaco • Repubblica di San Marino • Serbia- Montenegro • Tunisia • Vaticano?

Trattasi di accordi bilaterali per la così detta assistenza sanitaria reciproca. Tali accordi restano in vigore e non hanno subito modifiche dopo l’entrata in vigore della Legge 213/2023 che, come noto, ha aumentato il contributo per l’iscrizione volontaria al SSN a euro 2.000,00.

Un fattore critico per i religiosi extra UE che risiedono regolarmente (con permesso di soggiorno) sono i tempi di copertura dell’iscrizione. Di regola, fino ad ora, l’iscrizione è calcolata sulla base dell’anno solare. Capita quindi che chi risieda per un anno sul territorio per un periodo che copre due anni (esempio giugno 2022 - maggio 2023) debba iscriversi due volte per una copertura effettiva di un anno o meno. È possibile chiedere che l’iscrizione abbia una durata di un anno di calendario piuttosto che un anno solare?

Purtroppo, l’iscrizione volontaria al SSN dura un anno solare (dal 1 gennaio al 31 dicembre) e può essere rinnovata. È comprensibile il disagio se viene fatta ad anno iniziato a causa della breve durata ma lo norma, al momento, è questa.

È prevista la modalità di pagamento dei 2.000,00 euro a rate?

No.

Quindi non ci sono modifiche all'attuale normativa riferita all'art. 34 del Decreto Legislativo del 1998, così come è stato scritto nel comunicato?

Come detto nel comunicato USMI-CISM-CNEC l’unica modifica apportata all’art. 34 del D.Lgs. 286/1998 dalla Legge 213/2023 riguarda una piccola aggiunta con la quale si è inserito l’aumento del contributo minimo portato a euro 2.000,00, e a euro 700,00 per i permessi rilasciati per studio oppure a euro 1.200,00 per i permessi per i cittadini alla pari.

Col permesso di soggiorno per cure mediche l’iscrizione al SSN è obbligatoria, quindi gratuita, oppure si deve pagare un contributo? Finora è stata gratuita ed era legata alla durata del permesso di soggiorno, ma vedendo il sito del Ministero della Sanità mi pare qualcosa sia cambiato.

Se il permesso di soggiorno è legato alle cure mediche, ai sensi dell’art. 34, comma 1, lett. B) lo straniero ha diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN.

In passato le persone ultra sessantacinquenni anche Extra-UE non pagavano il ticket. Poi hanno iniziato a pagare. Se la tessera sanitaria sale a euro 2.000,00, si pagheranno comunque i ticket o saranno inclusi in questo importo?

La questione del pagamento del ticket non ha niente a che vedere con l’aumento del contributo per l’iscrizione volontaria e non ricompresa nel contributo stesso. Il contributo si paga per avere l’iscrizione al SSN e, quindi, per fruire delle prestazioni sanitaria erogabili. Il ticket, invece, è un contribuito dovuto, ove previsto e salvo esenzioni previste per legge, per ogni singola prestazioni sanitaria di cui si usufruisce.

Gli appuntamenti presi durante il 2023 con date nel 2024 per persone extra-EU in possesso di tessera sanitaria scaduta il 31.12.2023, saranno ancora validi usufruendo delle tariffe che si sarebbero usate nel 2023 o bisognerà pagare il prezzo pieno?

No, a prescindere dalla data in cui si è preso appuntamento, l’aumento del contributo è in vigore dal 1 gennaio 2024, quindi, è dovuto per potersi iscrivere ex novo dopo la scadenza maturata al 31 dicembre 2023.

Ho contattato il CUP per pagare i 2.000,00 euro, ma mi hanno detto che non è ancora possibile stampare il MAV per il pagamento. Come fare? Alcune religiose hanno fatto l’iscrizione per il 2024 pagando 387,00 euro. Dovranno integrare ciò che manca?

Al momento non è possibile fornire una soluzione a riguardo perché il problema attiene a deficit organizzativi della singola ASL. Durante il webinar, alcuni, però, hanno rappresentato di essere riusciti a pagare mediante il sistema PagoPa, ossia il sistema di pagamento elettronico della Pubblica Amministrazione che presuppone la dotazione di uno Spid. Forse si può fare tramite questo sistema in attesa dei Mav.
Non è possibile dire in che tempi ma, stante l’obbligatorietà per legge del contributo aumentato, prima o poi, l’integrazione verrà richiesta certamente.

A noi è stato detto che dovevamo pagare senza l'aumento. L'aumento è legato alle singole Regioni?

NO. Si tratta di legge avente vigore su tutto il territorio nazionale e, quindi, il contributo è stato aumentato con valenza per tutte le Regioni e le Aziende facenti parte dell’SSN.

Ma se non si aderisce al SSN volontario, cosa succede per le religiose extracomunitarie che si recano al pronto soccorso? Potrebbe esserci qualche problema se poi dovesse seguire un ricovero? Dal secondo giorno in ospedale le prestazioni si pagano?

Come detto, in Italia, gli interventi di emergenza-urgenza sono garantiti a tutti, persino, alle persone senza permesso di soggiorno regolare. Nel caso dei religiosi, quindi, è immaginabile che la prestazione sarà erogata ma, poi, verrà richiesto il pagamento per il tipo di prestazione ricevuta.
Se non si è iscritti all’SSN, o perché lo si è fatto volontariamente e a pagamento all’inizio di ogni anno. o perché si ha diritto ad avere l’iscrizione perché si rientra tra i casi di cui all’art. 34 D.Lgs. 286 (motivi di lavoro, etc.), le cure vengono prestate ma verrà presentato il conto delle stesse.

Se i religiosi arrivassero in Italia con il permesso di soggiorno per studio, dovrebbero comunque pagare i 2.000,00 euro?

Il permesso di soggiorno per studio è un caso particolare. Coloro che si trovano in Italia per tale ragione e vogliono procedere con l’iscrizione volontaria devono versare un contributo aumentato, ma pari a euro 700,00.

Se una persona ha avviato la pratica per la cittadinanza, può usufruire del servizio sanitario gratuito?

L’art. 34 comma 1 lett. B), espressamente, lega l’iscrizione obbligatoria e, quindi, gratuita all’SSN, all’acquisto della cittadinanza e non all’avvio della pratica semplicemente.

Per le sorelle che hanno ottenuto il permesso di soggiorno come soggiornate di lungo periodo UE rimane gratuito?

Per i possessori di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, famiglia, attesa occupazione, asilo politico, protezione sussidiaria, motivi umanitari o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale è obbligatoria e, quindi, gratuita.

Si prevede anche una conversione del permesso di soggiorno per motivi di salute per coloro che hanno un tumore, per poter così iscriversi al SSN?

Affinché, venga rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di cure devono ricorrere specifiche condizioni previste dall’art. 19, comma 2, lettera d-bis) del Dlgs. 286/1998. In breve, tale tipo di permesso di soggiorno viene concesso solo agli stranieri che versano in condizioni di salute derivanti da patologie di particolare gravità, non adeguatamente curabili nel Paese di origine, accertate mediante idonea documentazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, tali da determinare un rilevante pregiudizio alla salute degli stessi, in caso di rientro nel  Paese di  origine o   di  provenienza. Trattasi, quindi,  di  casi  molto  particolari che rendono difficile ipotizzare che si possa ottenere mediante una conversione di un precedente permesso rilasciato, ad esempio, per motivi religiosi. Ragionando al contrario si tenga presente che i permessi di soggiorno per cure mediche sono tra i pochi a non poter essere più convertiti proprio in ragione della loro eccezionalità.

La copertura sanitaria privata viene riconosciuta dopo la richiesta di permesso di soggiorno?

Il permesso di soggiorno consente al cittadino straniero proveniente da Paesi Extra UE di soggiornare regolarmente in Italia. La possibilità di stipulare una copertura sanitaria assicurativa privata, chiaramente, è legata al soggiorno legale in Italia, quindi, pur non essendo le due cose intrinsecamente legate, è difficile che si possa stipulare un contratto assicurativo in Italia se non si è dotati prima di regolare permesso di soggiorno.

Chi sottoscrivesse una polizza privata, sarebbe però privo di medico di base. Come potrebbe ottenere le prescrizioni per i farmaci? Peraltro, spesso le polizze richiedono la prescrizione per visite specialistiche ed esami diagnostici. Al posto del medico di base, chi potrebbe prescriverli?

Un medico “privato”, ossia al dì fuori del suo ambito di convenzione con l’SSN e, quindi, non con ricetta rosa bensì con ricetta bianca. Ciò vuol dire che la prestazione e/o il medicinale prescritto non sarebbe a carico dell’SSN ma a carico del paziente che, ove assicurato, avrebbe diritto ad avere il rimborso se previsto dal suo contratto di assicurazione. La questione del rimorso delle spese per i farmaci è da attenzionare in maniera particolare verificando se la copertura preveda tale rimborso.

Io ho una tessera sanitaria che è arrivato fino al 2025, ma devo comunque pagare ogni anno?

L’iscrizione volontaria al SSN va rinnovata ogni anno con pagamento annuale del contributo previsto e nulla ha a che vedere con la validità temporale della tessera sanitaria.

Chi ha pagato la tassa del SSN del 2023 con il rinnovo del permesso di soggiorno e rinnova il permesso di soggiorno nel 2025 (due anni) nel 2024 dovrà comunque pagare la tassa di euro 2.000,00 per il 2024?

Le due cose sono indipendenti. Se si ha un permesso di soggiorno, d esempio per motivi religiosi, che non consentono l’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN, se vuole può attivare l’iscrizione volontaria e rinnovarla ogni anno versando ogni anno il contributo dovuto pari a euro 2.000,00 a prescindere dalla durata del permesso di soggiorno.

Senza tessera sanitaria o polizza assicurativa non viene accettata la pratica di rinnovo del permesso di soggiorno?

La pratica del permesso di soggiorno è indipendente dall’iscrizione al SSN e al rilascio della tessera sanitaria. È sufficiente avere un tesserino con codice fiscale.

Cosa succede per chi riceve il sostentamento del clero?

Per il religioso che riceve il sussidio dall’Istituto per il sostentamento del clero su cui vi è imposizione fiscale, allora, se straniero regolarmente soggiornante in Italia, ha diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN proprio perché è titolare di un reddito che viene tassato dallo Stato Italiano.

Noi abbiamo diverse suore con la tessera sanitaria: per noi cosa ci conviene pagare con la tessera sanitaria o stipulare una polizza assicurativa?

Dipende dalle condizioni di polizza che si riusciranno a concordare con l’assicurazione. In alcuni casi si possono avere delle coperture assicurative anche molto ampie a prezzi convenienti. La cosa migliore, per farsi un’idea  è contattare un broker di fiducia che possa individuare i migliori prodotti assicurativi sanitari ai prezzi migliori.

Per avere il permesso di soggiorno ci chiedono una polizza assicurativa dove la Congregazione garantisce la presa in carico di ogni suora straniera. Inoltre dobbiamo pagare l'iscrizione al servizio sanitario nazionale. Non è una doppia richiesta?

L’iscrizione al SSN, o gratuito perché aventi il diritto all’iscrizione obbligatoria, o volontario con pagamento del contributo, non esclude la possibilità di accendere anche un’assicurazione privata in via ulteriore. In ogni caso, non esiste l’obbligo delle due cose, ossia, si può semplicemente essere iscritti al SSN oppure avere un’assicurazione privata. L’importante è avere una qualche forma di copertura sanitaria per evitare che di dover sopportare eventuali spese direttamente.

Una religiosa che ha pagato il SSN per oltre 5 anni e che ha ricevuto il permesso di soggiorno per 5 anni o illimitato ha diritto alla gratuità del SSN senza alcun pagamento di un contributo?

Non mi risulta. L’iscrizione obbligatoria e gratuita, secondo le disposizioni del D.Lgs. 286/1998 è legata all’acquisto della cittadinanza e non al perdurare di un permesso di soggiorno.

Per l’iscrizione volontaria servono le ricevute di aver pagato le tasse per il permesso di soggiorno? Appena pagato si può chiedere l’iscrizione al SSN?

Per l’iscrizione volontaria al SSN è necessario godere di un permesso di soggiorno regolare e valido o in corso di rinnovo, per cui non vi dovrebbero essere problemi a chiedere l’iscrizione al SSN se sono presenti le precitate condizioni.

Chi viene in Italia esclusivamente per un corso di formazione di 3-6 mesi è obbligato all'iscrizione al SSN?

L’obbligo di copertura sanitaria è contemplato per tutti gli stranieri  regolarmente soggiornanti in Italia per periodi superiori a mesi tre.

Per le religiose che sono in Italia per motivi religiosi e hanno la residenza anagrafica in Italia, cambia qualcosa? La residenza quali diritti dà?

Nessun diritto relativamente all’iscrizione al SSN. Se si è presenti per motivi religiosi grazie a un permesso di soggiorno si può chiedere l’iscrizione volontaria al SSN pagando il contributo.

Abbiamo una religiosa che è venuta in Italia per motivi religiosi, poi ha studiato e ora lavora come Infermiera professionale in ospedale. Cosa deve pagare? Come lavoratrice con contratto regolare?

Se la religiosa ha un contratto regolare e il suo permesso di soggiorno è legato a questo motivo ha diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN.

Se adesso una sorella proveniente da Paesi extra UE si trova nelle condizioni fisiche in cui non avendo gravi patologie croniche bastano le convenzioni che offre un'assicurazione, ma poi nel corso dell'anno viene riscontrato un aggravamento o una cronicità di una malattia, si può scegliere anche in corso d'anno l'iscrizione al servizio sanitario nazionale?

. Soltanto che, se avviene ad anno iniziato, l’iscrizione scadrà al 31 dicembre 2024 e andrà ripagato il contributo per il 2025. In ogni caso, l’iscrizione volontaria può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno.

Una suora extra comunitaria che prende la pensione in Italia deve pagare il SSN a 2.000,00 euro?

Bisogna comprendere con quale permesso di soggiorno è presente in Italia per comprendere quali diritti abbia per l’assistenza sanitaria.

Anche per l’iscrizione al SSN dei cittadini europei è previsto il pagamento dei 2.000,00 euro?

Il cittadino proveniente da un Paese UE (Unione Europea), oppure SEE (Spazio Economico Europeo), deve aderire all’iscrizione volontaria al SSN – con pagamento del contributo di € 2.000,00 – solo se sprovvisto di copertura sanitaria nel proprio paese di origine.

Cosa deve fare un cittadino proveniente da un Paese UE o SEE, in possesso di copertura sanitaria nel proprio paese di provenienza, che rimane in Italia per un periodo inferiore a tre mesi?

Se il cittadino europeo si trova in Italia per un periodo inferiori a tre mesi di soggiorno ha diritto all’assistenza al pari dei cittadini italiani se in possesso della c.d. TEAM (Tessera Europea per l’assistenza medica) che deve essere rilasciata dalle autorità competenti del Paese di residenza UE o SEE. Con questa tessera può andare presso le ns strutture a farsi assistere gratuitamente, salvo pagamento del ticket ove previsto, perché godrà dell’assistenza diretta del suo Paese di residenza che pagherà direttamente al ns SSN le prestazioni erogate. Ad esempio, noi italiani, sul retro della ns tessera sanitaria abbiamo stampato il TEAM direttamente che ci viene rilasciato quando ci danno la tessera sanitaria valida in Italia.

Cosa deve fare un cittadino proveniente da un Paese UE o SEE, in possesso di copertura sanitaria nel proprio paese di provenienza, che rimane in Italia per periodi superiori a tre mesi?

Se il cittadino europeo si trova in Italia per periodi superiori a tre mesi, allora, prima di spostare la propria residenza in Italia, dovrebbe farsi rilasciare dall’originario Paese di provenienza il modello S1, ossia quel modello che, prodotto presso gli sportelli delle nostre ASL, gli darà diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN. Questa procedura è importante perché consente anche ai cittadini UE residenti in Italia per ragioni diverse da quelle di lavoro di ottenere l’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN. Il modello S1 si può richiedere anche dopo il trasferimento della residenza in Italia ma è chiaro che vi sarà un ritardo maggiore per la sua presentazione e, quindi, per il godimento del diritto di copertura sanitaria gratuita.

Cosa deve fare un cittadino proveniente da un Paese UE o SEE, in possesso di copertura sanitaria nel proprio paese di provenienza, che è in Italia con permessi di lunga durata (superiori a 5 anni)?

Per i cittadini UE che si trovano in Italia con permesso di lunga durata (residenza nel ns Paese da più di 5 anni) o che si trovino nelle condizioni indicate dall’art. 34 del TUI (D.Lgs. 296/1998) e, quindi, sono lavoratori, subordinati e/o autonomi etc., anche per loro vi è il diritto di iscrizione obbligatoria e gratuita come per gli stranieri extra UE in possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

I cittadini UE o SEE privi di copertura sanitaria nel proprio paese devono pagare il contributo previsto?

I cittadini UE o SEE privi di copertura nel loro Paese di residenza, o si dotano di una polizza assicurativa sanitaria oppure si iscrivono volontariamente al SSN pagando il contributo di € 2.000,00.

Ci può dire per favore brevemente che cos’è il modulo S1?

È un formulario comunitario che consiste nella certificazione del Paese di provenienza che attesta il diritto alle prestazioni sanitarie. Il cittadino proveniente da Paese dell’UE che lo abbia ottenuto nel suo paese di provenienza, in Italia, ha diritto all’iscrizione obbligatoria e, quindi, gratuita al SSN e così potrà godere dell’assistenza al pari dei cittadini italiani.

Sono cittadina della UE ma non ho il modello S1: cosa devo fare?

Richiederlo al Paese di provenienza e, una volta ottenuto, presentarlo in Italia all’ASL competente.

Nel nostro monastero incontriamo il problema di iscrizione al SSN per le sorelle francesi che stanno in Italia da meno di 5 anni. Non hanno più appartenenza in Francia, e non trovano un accoglienza in Italia. Cosa fare?

È un caso che va approfondito e si dovrebbero esaminare i documenti delle religiose. Se non godono di copertura nel proprio Paese di origine non credo potranno ottenere il modello s1 da presentare in Italia. Tuttavia, come cittadine UE stabilmente residenti in Italia, potrebbero valutare la richiesta di un permesso di soggiorno permanente che darebbe loro diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN.

Una religiosa extracomunitaria con SSN in corso, cosa succede se si reca in un paese comunitario?

Temo che non godrebbe della copertura sanitaria che riceve in Italia perché non è cittadina italiana.

Provengo dalla Romania e presente sul territorio da 30 anni ho acquisito l'assistenza sanitaria gratuita presentando la carta di soggiorno. È ancora valida?

Dal 1 gennaio 2007 la Romania appartiene all’Unione Europea e, quindi, al pari degli altri cittadini dell’Unione, rispettate determinate procedura amministrative, come la presentazione del Modulo S1, il cittadino rumeno che vive in Italia ha diritto all’assistenza sanitaria gratuita e all’iscrizione obbligatoria al SSN.

Cittadina slovacca, residente in Italia per motivi religiosi, deve chiedere modello S1 alla Slovacchia per avere iscrizione SSN gratuita?

.

Io sono spagnola e mi fanno pagare la stessa quota delle mie sorelle messicane e filippine. È corretto?

NO, perché provenendo da un paese dell’Unione Europea, rispettate determinate procedura quali la presentazione della certificazione su modello s1 rilasciato dal paese di origine, avrebbe diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN.

Per i religiosi provenienti dell'Albania e dalla Croazia c’è qualche accordo di reciprocità?

Sì, sono paesi legati all’Italia da Accordi bilaterali per l’assistenza sanitaria reciproca.

I cittadini slovacchi che hanno il permesso di soggiorno permanente sono esenti dal pagamento del SSN?

La Slovacchia appartiene all’Unione Europea, per cui i cittadini slovacchi titolari di permesso di soggiorno permanente hanno diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN.

Consulta le FAQ sull’integrazione della quota al Servizio Sanitario Nazionale (rispetto a € 2.000,00)
e le modalità di pagamento per la Regione Lazio
predisposte dal dott. Antonio Fiorilli in condivisione con la Consulta Nazionale CNEC
(dott.ssa Laura Torella, dott.ssa Marina Ferretti, dott.ssa Gemma Fiorilli, dott. Lorenzo Ferreri, dott. Federico Rossi,
avv. Massimo Merlini, avv. Alessandro Piccioli, arch. Giovanni De Pasquale, dott. Silvio Spiridigliozzi)